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Articolo: Idee regalo perfette? Ecco la storia

Idee regalo perfette? Ecco la storia

Idee regalo perfette? Ecco la storia

Sono molte le tradizioni che caratterizzano il Natale ma una in particolare distingue questo periodo tanto atteso quanto diffuso: stiamo parlando dello scambio di regali. Una pratica che in realtà riguarda anche altre occasioni come il compleanno, la nascita e il matrimonio, solo per citarne alcune, ma che nell’uso moderno fa riferimento principalmente al periodo natalizio appunto; e se le occasioni sono infinite, non mancano certo le sfaccettature che di volta in volta assumono i regali: troviamo così doni e donazioni, mentre i presenti sono davvero in pochi a farli, le aziende preferiscono distribuire omaggi natalizi ai propri dipendenti, il più classico dei quali è certamente la strenna, pacchi e pacchetti li porta Babbo Natale e a volte, si sa, basta un pensierino per rendere felice chi riceve. Per capire l’importanza e la diffusione di questa abitudine basti pensare che se facciamo una ricerca su Google ci appariranno 645.000.000 di risultati per la parola regalo e 68.000.000 per le parole regalo di natale.


 

Fare regali è ormai cosa naturale in ogni occasione speciale ed è un'esperienza a cui prendono parte culture di tutto il mondo. Ma se chiunque di noi è solito partecipare a questa usanza, non tutti conoscono origini e storia di questa tradizione premurosa e affettuosa, che sorprende grandi e piccoli in ogni paese. L'antica tradizione del dono può essere fatta risalire agli uomini delle caverne: era una parte importante delle loro comunità, in particolare per stabilire il dominio, essere rispettati e creare una famiglia. I capi tribù facevano spesso regali a una persona che aveva realizzato qualcosa di grande per la loro tribù; un segno di apprezzamento e riconoscimento. Ma un regalo simboleggiava anche la capacità di un uomo di sostenere e provvedere alla famiglia, un gesto attraente per le donne…che si vedevano recapitare denti e pietre, all'epoca considerati ricordi che sarebbero stati utilizzati per collane o simili così da essere mostrati a tutti i membri della tribù con orgoglio!


 

Possiamo invece ringraziare gli antichi egizi per aver introdotto il regalo di compleanno. Il giorno dell'incoronazione di un faraone era considerato più importante della data di nascita, e diveniva così il compleanno ufficiale: si pensava infatti che in quell’occasione si sarebbero trasformati in Dei e avrebbero iniziato una nuova vita. La commemorazione avveniva con gioielli, cerimonie e feste. Ma gli antichi egizi erano soliti, perdipiù, seppellire i doni con i defunti, poiché credevano che li avrebbero aiutati con la loro transizione nell'aldilà.


 

La religione ha invece segnato la natura del dono nell'antica Grecia. I greci credevano che gli spiriti maligni sarebbero venuti a perseguitare una persona cara il giorno del compleanno, quindi per l’occasione si riunivano per scambiare auguri e regali e impedire agli spiriti di apparire. Da qui anche la tradizione di spegnere le candele, un gesto atto ad inviare un messaggio agli dei per proteggere il festeggiato. Ma i doni nell'antica Grecia erano utilizzati anche per accogliere i viaggiatori di passaggio, nel caso in cui fossero stati in realtà divinità travestite.


 

Gli Imperatori dell'Antica Roma erano altrettanto abituati a ricevere regali, in particolare durante il ciclo festivo dei Saturnali, dedicato ad onorare il dio Saturno tra il 17 e il 23 dicembre. Si trattava allora di monete portafortuna, fichi, torte al miele, datteri e molto altro.


 

Durante il Medioevo i doni di valore erano spesso a base di cibo e dovevano essere un simbolo di potere. Se le persone volevano ottenere favori politici o religiosi, o semplicemente mostrare la loro lealtà alle istituzioni, fare regali era sicuramente la strada da percorrere. Anche libri e manoscritti erano regali ben accetti, soprattutto perché piuttosto costosi da realizzare. Nel Medioevo nacque inoltre il dono della dote: una somma di denaro, una proprietà, del bestiame o altri oggetti di valore dato da un uomo al padre della persona amata, in cambio della mano della figlia in matrimonio.


 

I nativi americani festeggiavano invece la “Potlatch” in molte occasioni diverse come nascite, morti e matrimoni, e l'attenzione era sempre focalizzata sul donatore piuttosto che sul destinatario. La cerimonia intendeva affermare lo status di donatore, con l'offerta di doni costosi come segno di ricchezza e potere. Più costoso era il dono, più ricco e potente sarebbe stato considerato l'individuo. Questo ha reso il dono molto importante per le gerarchie sociali nelle civiltà dei nativi americani.


 

E arriviamo infine alla più sentita delle tradizioni: quella dei regali a Natale emerge dal racconto religioso del Natale. Il dono è un promemoria dei regali che i Re Magi fecero a Gesù quando nacque, che presero la forma di oro, incenso e mirra. Ma è anche un replicare il dono che Dio ha fatto all’umanità quando ha messo al mondo Gesù.


 



 

In epoca moderna il dono, o regalo, è diventato una parte fondamentale della vita sociale. Per quanto questo scambio sia antico come la nostra storia, il modo in cui vediamo e partecipiamo ai doni ai giorni nostri è iniziato davvero solo nel secolo appena trascorso, quando lo sviluppo tecnologico e la produzione industriale ci hanno permesso di offrire una gamma sempre più ampia di regali in modo massivo e conveniente. Oggi fare un regalo significa ricerca, cultura, tradizione, tecnologia, personalizzazione e molto altro ancora. Dai libri al vino, dalle ultime invenzioni tecnologiche ai viaggi. Fare regali è diventata una parte cruciale per mantenere e rafforzare le relazioni con chi ci circonda. Basti pensare alla Statua della Libertà che rappresenta uno scambio di doni tra paesi anziché individui. In Cina tutti i regali devono essere avvolti in buste rosse, poiché il colore rosso è noto per rappresentare ricchezza e prosperità. Diwali è il festival della luce in India, che si svolge nell'arco di 5 giorni e viene celebrato ogni anno come il più importante del paese: si celebra il trionfo del bene sul male e si scambiano doni con la famiglia e gli amici. In Russia tutti coloro che partecipano alla festa di compleanno di un bambino ricevono un regalo: una tradizione bella e generosa che fa sentire accolto e coinvolto ogni bambino. L'atto del dono, così come l’essere ospitali, è molto importante anche nella cultura araba: si svolge infatti nella vita di tutti i giorni e non solo per le occasioni speciali, rendendo consuetudine la ricezione di regali in una moltitudine di occasioni.


 

In sostanza, fare regali è un modo per esprimere la nostra gratitudine a chi è importante per noi, condividere affetto e sentimenti sinceri verso le persone a cui teniamo profondamente, creando un rapporto più stretto con chi è nella nostra vita. E da studi specifici sembra che il beneficio emotivo giunga anche a chi effettua il regalo, migliorando lo stato d'animo. Ma per quanto si tratti di un costume antichissimo e intriso di fascino e racconti, oggi lo scambio di regali, e soprattutto il Natale, si stanno trasformando sempre più in un business: un modo per fare affari, privo di emotività e coinvolgimento; un modello che rispecchia la nostra società sempre più frenetica e fuori controllo. Tutto questo sta provocando grossi danni all’ambiente ed è perciò necessario uno sguardo più olistico ai nostri comportamenti di produzione e consumo per un approccio più sostenibile e circolare. Dobbiamo ripensare la nostra economia, come stiamo facendo già da un po’ in CASAGiN con il nostro abbigliamento naturale, etico e sostenibile, con lo scopo di sostituire quella tradizionale e lineare per creare un sistema di utilizzo delle risorse in cui prevalga il naturale, la riduzione, il riutilizzo e il riciclaggio di materiali, risorse e prodotti. Farebbe bene sia all'ambiente che agli affari.


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